recensioni di libri e riviste, segnalazioni bibliografiche


S. Milillo - G. Conte, Coltivare orchidee.
Cura, generi e specie, fioritura, Firenze – Milano 2006

Libro Da alcuni anni anche il principiante nostrano che non ha molta pratica di lingue straniere può trovare utili guide che lo introducano alla coltivazione delle orchidee, offrendo una panoramica sulla sterminata varietà di generi e specie, ma focalizzando poi l’attenzione sulle pratiche colturali di base.
Gli autori della guida che presentiamo sono due noti e apprezzati hobbisti, membri di una associazione molto vivace (ATAO: Associazione Triveneta Amatori Orchidee) e tra i principali artefici del grande successo riscosso dalla mostra europea organizzata a Padova alcuni anni fa.
Il libro si apre con una breve digressione storica che introduce gli elementi essenziali della morfologia e della nomenclatura. Segue un lungo capitolo dedicato alla coltivazione, articolato in più paragrafi: temperatura, luce, coltivazione con luce artificiale, umidità, ventilazione, substrati, annaffiature, concimazioni (con opportuno approfondimento sullo scopo per cui si somministra il concime), rinvaso, parassiti.
A questi, che potremmo definire gli argomenti principali per il lettore neofita, si aggiungono altri paragrafi “intriganti”, anche se forse di non immediata applicabilità per il neofita. Il paragrafo sulla luce artificiale si limita ai neon, non passando in rassegna sistemi più efficaci e duraturi (tralasciamo i nuovissimi led, ma le lampade agli ioduri metallici sono ormai reperibili a costi abbordabili e meriterebbero un accenno), alcuni suggerimenti e l’impostazione originale di alcuni argomenti rivelano che, se è vero che libri ex libris fiunt, gli autori hanno ampia esperienza e conoscenze approfondite dalle quali attingono a beneficio del lettore.
Buon sussidio generale per i principianti, consigliabile anche per i corsi di coltivazione e per i vivai che intendono promuovere l’amore per le orchidee tra i loro clienti.


G. Pozzi, Orchidee che passione!
Tecniche di coltivazione in casa, San Giovanni Lupatoto (VR) 2008

Orchidee-bookE così Giancarlo ci ha preso gusto! Dopo il suo simpaticissimo fascicoletto sulle Phalaenopsis, perfetto complemento per la prima orchidea che ci arriva in casa, deve aver pensato ad allargare lo sguardo per portare il lettore in una nuova avventura. In fondo il suo libro è la trasposizione letteraria della storia di molti collezionisti: anche noi, come lui, abbiamo iniziato da una Phalaenopsis e ci siamo ritrovati chissà dove.
Dopo aver collezionato di tutto, dopo l’innamoramento per i grossi ibridi di Cattleya o per le insolite forme dei Paphiopedilum si può arrivare anche a collezionare piante improbabili, con fiori che si vedono solo con la lente, salvo tenere qualche fiorellone di sicuro effetto per gli amici che vogliono vedere la collezione.
Di solito nei manuali le illustrazioni corredano il testo: con il libro di Pozzi accade il contrario. Prima di arrivare allo scritto, gli occhi sono catturati dalle foto che si accavallano, si sovrappongono, invitano a sfogliare anche senza leggere, e per un attimo fanno apparire simpatici persino afidi e cocciniglie! Il testo si apre con alcune suggestioni tra storia e aneddotica, seguite da nozioni di base (luce, acqua, concimazione e temperatura).
Quindi inizia il viaggio tra colori, forme e profumi. Si riparte dalle Phalaenopsis l e si arriva agli Zygopetalum e alle orchidee nostrane (non ci sarebbe stato male un box con un avviso lapidario: “Guardare e non toccare!”). Inutile chiedersi quale criterio ha guidato la scelta delle specie presentate: il libro non è scritto con il piglio di un trattato scientifico, ma con il tono confidenziale e coinvolgente che si usa con gli amici di fronte a un buon bicchiere, per parlare di ciò che ci appassiona.
Gli argomenti si succedono e si accavallano, ma le parole non sono che una componente del discorso: vanno associate alla magia dei colori, al fascino delle forme, alla simpatia dell’autore. È vero che le orchidee non sono parassite ma sono terribilmente contagiose. E Giancarlo Pozzi sa essere un untore efficace!


G. Pozzi, Orchidee. Guida alla coltivazione
in casa della Phalaenopsis, San Giovanni Lupatoto (VR) 2008

Orchidee-bookChi non conosce Giancarlo Pozzi si perde qualcosa. È una persona che ha avuto la fortuna di fare per lavoro ciò che avrebbe comunque fatto per hobby. Quando si conversa con lui le piante diventano rapidamente un pretesto per disegnare una ragnatela di esperienze, aneddoti, incontri, curiosità che entusiasmano una persona naturalmente curiosa come Giancarlo. La piccola guida alla coltivazione della Phalaenopsis riflette perfettamente il carattere del suo autore. In sole 32 pagine egli riesce a dare, in poche pennellate, note botaniche essenziali, cenni sull’epopea dell’orchid fever che colpì l’Europa tra Sette e Ottocento, notizie sparse in artistico disordine, capaci di accendere la fantasia del lettore e di farlo arrivare a p. 14, dove si inizia a trattare di Phalaenopsis. E anche qui l’esposizione procede per illuminazioni, flashes, che vanno dalla storia a una breve presentazione delle specie botaniche e degli ibridi. La coltivazione in casa passa in rassegna i consueti punti nodali: temperatura, luce, acqua, concimazione, umidità (opportunamente distinta dall’innaffiatura), fioritura, rinvaso, problemi (ovvero parassiti e errori di coltivazione). Alle mostre e nei vivai si vedono abitualmente persone che stringono come un trofeo la loro prima Phalaenopsis, convinte che con le loro cure la pianta si troverà in paradiso. Purtroppo sappiamo che spesso quella malcapitata orchidea è destinata… a volare in paradiso proprio per le cure soffocanti del proprietario; si vorrebbe, oltre ai pochi consigli spiccioli che si danno là per là, lasciare un sussidio chiaro, leggibile senza troppa fatica da un principiante. Questo agile libretto risponde egregiamente allo scopo e si può accompagnare anche al dono di una pianta. Ci auguriamo che sortisca l’effetto per cui l’autore ce lo offre e che la lettura possa svegliare in tanti curiosità e interesse. Da una Phalaenopsis nasce spesso un orchidofilo, e qualche volta un vivaista simpatico ed estroso come Giancarlo Pozzi, che ringraziamo anche per il ricordo del nostro indimenticabile fondatore Mario Dalla Rosa. Il libro è disponibile in ALO.





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